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Dieci lezioni fondamentali che il cohousing può insegnarci

Gli uomini soffrono per la mancanza di connessioni autentiche, le famiglie sono esauste nel conciliare gli impegni di lavoro con quelli famigliari e i giovani lottano per mantenere la propria casa che, spesso, è poco più di un posto letto. Di fonte a queste difficoltà ci viene detto di ritirarci in casa ma, in realtà, […]

Gli uomini soffrono per la mancanza di connessioni autentiche, le famiglie sono esauste nel conciliare gli impegni di lavoro con quelli famigliari e i giovani lottano per mantenere la propria casa che, spesso, è poco più di un posto letto.

Di fonte a queste difficoltà ci viene detto di ritirarci in casa ma, in realtà, dovremmo fare l’opposto: connetterci e impegnarci come vicini intenzionali in un cohousing o in una delle sue numerose varianti.

Ecco dieci lezioni che in questi anni noi di MeWe abitare collaborativo abbiamo imparato guardando e studiando i cohousing per ridurre la solitudine e aumentare l’interdipendenza:

La condivisione genera abbondanza. Quando vivi in un cohousing come quelli di MeWe, con i vicini di casa si forma come una squadra: ad esempio, uno sa tutto di giardinaggio e l’altro fornisce la forza lavoro. Insieme, coltivano cibo fresco e condividono conoscenze tra diverse generazioni.

Gli introversi sono ottimi amici. Nel cohousing vengono rispettate le diverse personalità, anche ci è più introverso. Le relazioni profonde non richiedono sempre socialità, ma comprensione reciproca.

Le piccole cose generano reciprocità. Quando vivi in una comunità intenzionale come quelle viste da MeWe ti capita, ad esempio, di scambiare latte con i vicini o ricevere zuppe fatte in casa: queste piccole cose determinano un senso di supporto e di maggiore dolcezza nella vita quotidiana.

La vicinanza è fondamentale. Vivere a pochi passi permette gesti spontanei gesti di aiuto e condivisione che sarebbero più complicati a distanza. Quando vivi in un cohousing o in altra tipologia di abitare collaborativo la vicinanza è garantita.

Nutrire le relazioni con la gratitudine per superare i momenti difficili. Vivere in una comunità intenzionale come quelle studiate da MeWe non è sempre facile, per questo è importante avere pratiche regolari di gentilezza e apprezzamento. Molto spesso, quindi, nei cohousing si ha una bacheca dove lasciare messaggi di gratitudine e, altrettanto di frequente, si iniziano le riunioni condividendo ciò per cui si è grati. Questo aiuta a concentrarsi sugli aspetti positivi della vita interdipendente nell’abitare collaborativo. Nei momenti difficili, come la perdita di un lavoro, è prezioso avere un gruppo di sostegno.

I bambini imparano dalla diversità. Vivendo in una comunità intenzionale di un cohousing, i bambini sono esposti a vari modelli dell’essere adulti. Possono osservare diverse professioni, scelte di vita e espressioni di genere. Questo amplia la loro visione del futuro e delle possibilità.

I vicini arricchiscono i rituali. In qualche cohousing, la comunità interreligiosa condivide preghiere e tradizioni, imparando gli uni dagli altri. Ma anche i rituali non religiosi, come un aperitivo o una cena settimanale, sono idonei a generare un senso di appartenenza.

La condivisione aiuta l’ambiente. La vita in un cohousing è fatta anche di pannelli solari comunitari, lavanderie condivise, biciclette e tante altri dispositivi che riducono l’impatto ambientale. Insieme, è più facile adottare pratiche sostenibili e riparare oggetti invece di sostituirli.

Siamo più sicuri insieme. In situazioni difficili, il supporto dei vicini è fondamentale. Condividere valori comuni, come la gentilezza, permette a chi vive in un cohousing di affrontare le sfide urbane senza ricorrere sempre agli aiuti pubblici.

La vicinanza intergenerazionale è win-win. Una comunità di un cohousing, se è popolata da individui che vanno ad esempio dai 4 ai 76 anni, prospera grazie alla diversità. I giovani portano energia e speranza, gli anziani saggezza e prospettiva. Tutti contribuiscono con doni unici. Le generazioni si arricchiscono a vicenda, generando gioia e vitalità.

Queste lezioni possono migliorare qualsiasi vicinato, determinando connessioni più forti e riducendo l’isolamento.

Vivere in modo interdipendente come in un cohousing richiede impegno, ma offre numerosi vantaggi. Determina un ambiente di supporto, amplia le prospettive dei bambini, favorisce la sostenibilità e aumenta la sicurezza. Soprattutto, riduce la solitudine e genera connessioni significative. Anche se non possiamo risolvere tutti i problemi sociali possiamo costruire comunità più forti e resilienti, un passo alla volta.

Con il supporto di MeWe diventa un vicino intenzionale e creativo. La comunità offre sostegno, amplia le prospettive e determina resilienza. Insieme, possiamo costruire connessioni significative, un passo alla volta.