Il cohousing per anziani si basa sul principio di “MeWe”, un modello che combina l’indipendenza individuale (Me) con la vita comunitaria (We). Questo approccio mira a creare un ambiente in cui gli anziani possano godere della propria privacy e autonomia, pur beneficiando del supporto e della socializzazione offerta dalla comunità.
Il cohousing per anziani, un modello abitativo che promette una vita più attiva, sociale e indipendente, non ha ancora raggiunto il successo sperato in molti paesi. I dati mostrano che solo una piccola percentuale di anziani ha scelto questa opzione come soluzione abitativa. Secondo uno studio recente, meno del 5% degli over 65 in Europa vive in comunità collaborative di questo tipo.
Questo dato è sorprendente, considerando i numerosi vantaggi che il cohousing offre agli anziani: maggiore socializzazione, assistenza reciproca, migliore qualità di vita e possibilità di invecchiare nella propria comunità. Allora perché questa formula non riesce a decollare come ci si aspetterebbe?
Noi di MeWe abitare collaborativo riteniamo che le ragioni siano molteplici, ma anche facilmente comprensibili. In questa analisi, esploreremo le ragioni dietro questo fenomeno e le sfide che il cohousing per anziani deve affrontare per diventare una scelta abitativa più diffusa.
Cultura e tradizione
Il motivo principale per cui il cohousing per anziani stenta a decollare, almeno ad avviso di noi di MeWe, è il nostro modo di essere. Abbiamo una forte tradizione di assistenza familiare in cui gli anziani sono spesso accuditi dai figli (soprattutto figlie) o parenti stretti. Questa preferenza culturale per l’assistenza intergenerazionale all’interno della famiglia può certamente ostacolare l’adozione di modelli alternativi come il cohousing per anziani o altre forme di convivenza come le comunità intenzionali.
Forse col tempo le generazioni più giovani potrebbero essere più aperte a nuovi modi di convivenza e di cura degli anziani, ma questo cambiamento di mentalità richiede tempo. L’accettazione diffusa di nuovi stili di vita e di assistenza potrebbe richiedere anni per radicarsi.
Ignoranza e disinformazione
Un altro motivo importante è che molti anziani e le loro famiglie non conoscono il concetto di cohousing per anziani e/o non conoscono le organizzazioni non profit come Me We che possono promuovere interventi del genere.
Semplicemente non sanno di cosa si tratti. La mancanza di informazione e divulgazione sui vantaggi e le possibilità di questo tipo di alloggio contribuisce logicamente a uno scarso interesse e, di conseguenza, a una bassa adozione.
Mancanza di supporto istituzionale
Le politiche pubbliche per promuovere il cohousing per anziani sono comunque insufficienti. In alcuni paesi, il successo del cohousing quale strumento di assistenza a beneficio della popolazione che invecchia è stato facilitato da politiche che promuovono e sostengono questi modelli abitativi collaborativi.
Anche le difficoltà nell’ottenimento di finanziamenti ad hoc possono rappresentare ostacoli significativi.
Costi iniziali elevati e finanziamento difficile
In linea con quanto detto al punto precedente, finanziare progetti di senior cohousing rappresenta una sfida. Le banche e le istituzioni finanziarie potrebbero essere riluttanti a finanziare progetti che non seguono modelli abitativi tradizionali e che sono sviluppati con individui con un’aspettativa di vita inferiore rispetto ad altre tipologie di clienti, come quelli del mercato dei mutui.
Ottenere un finanziamento può essere complicato. Fornire prestiti per progetti di cohousing, con il rischio percepito che ciò comporta, può portare a tassi di interesse più alti o alla necessità di finanziamenti alternativi, come contributi iniziali più elevati da parte dei membri.
Inoltre, i costi iniziali per sviluppare questi progetti non sono bassi, ma diventano elevati e proibitivi. La costituzione di una cooperativa di cohousing senior, il modello più utilizzato, comporta generalmente alti costi di avvio.
Ancor più complessa può essere la richiesta di una soluzione in affitto, il cui modello finanziario trasferisce l’indebitamento sul promotore immobiliare…
Offerta e domanda
L’eterna legge economica della domanda e dell’offerta ha un effetto negativo per questo tipo di alloggi in quanto non è abbastanza alta rispetto ad altri paesi.
Come abbiamo detto poco sopra, non è, almeno al momento, nel nostro DNA. E, quindi, l’offerta di progetti di cohousing è limitata, determinando un circolo vizioso in cui la mancanza di offerta non genera abbastanza interesse e viceversa.
Complessità organizzativa
La gestione di una comunità di cohousing implica una notevole organizzazione e coordinamento tra i membri, che devono concordare regole di convivenza, attività e responsabilità. Questo può scoraggiare alcuni anziani, abituati a una vita più semplice e individuale.
In questo senso, a noi di MeWe ci sembra necessario fornire un supporto particolare alla gestione della comunità, alla formazione ai membri della comunità per facilitare la gestione condivisa degli spazi e delle attività.
Difficoltà di transizione
Passare da una vita indipendente a una comunità di cohousing può rappresentare una sfida emotiva e pratica per gli anziani, che devono adattarsi a un nuovo stile di vita e alle dinamiche di gruppo.
In questo senso, ci sembra opportuno che le comunità intenzionali suscettibili di dar luogo a un senior cohousing siano aperte a persone con 55 anni in su, in modo da avere un periodo di tempo per “progettare” la transizione più esteso.
Modello di business
La sostenibilità economica del cohousing per anziani può essere complessa. La creazione di comunità autosufficienti richiede un modello di business solido e una gestione efficiente, che può essere difficile da implementare.
In particolar modo per lo specifico target di riferimento che implica la fornitura di assistenza sanitaria, infermieristica e sociale all’interno della comunità di cohousing, in modo da garantire un supporto completo agli anziani.
Conclusioni
Il cohousing per anziani rappresenta un modello abitativo innovativo che offre numerosi vantaggi in termini di qualità di vita, socializzazione e assistenza. Tuttavia, per diffondersi e diventare una scelta abitativa più comune, deve superare diverse sfide legate a barriere culturali, costi elevati e complessità organizzativa.
Attraverso lo sviluppo di soluzioni che integrino servizi di supporto, attività di socializzazione e modelli finanziari accessibili, il cohousing per anziani può diventare una valida alternativa per gli over 65 che desiderano invecchiare in modo attivo e indipendente, all’interno di una comunità solidale.
Conosci qualche altra ragione che possa spiegare il mancato decollo dei senior cohousing? e hai delle soluzioni da proporre?