La scorsa settimana abbiamo affrontato il tema delle relazioni il principio di sostenibilità ambientale come lo intende l’approccio del New European Bauhaus rispetto ai modi di abitare del cohousing. Questa settimana, invece, andiamo a vedere come il cohousing sia capace di sollecitare positivamente l’estetica e la bellezza inseguita dal New European Bauhaus.
Il cohousing non solo offre un modello di convivenza alternativo, ma contribuisce anche a ridefinire l’estetica degli spazi abitativi. Questa forma innovativa di comunità promuove un approccio integrato che unisce funzionalità, sostenibilità e design creativo, trasformando l’esperienza abitativa in un’opportunità per esprimere e vivere una differente estetica rispetto ai consolidati modi di abitare.
1) Unire Funzionalità e Bellezza
Architettura che abbraccia l’innovazione: il cohousing si distingue per l’architettura innovativa che integra design sostenibile, materiali ecologici e soluzioni spaziali creative. Gli edifici sono progettati per adattarsi alle esigenze dei residenti, privilegiando la flessibilità e la bellezza estetica, contribuendo così a ridefinire gli standard tradizionali di design abitativo.
Spazi condivisi che ispirano: gli spazi comuni nel cohousing sono concepiti per favorire l’interazione sociale e la creatività. Questi ambienti polifunzionali fungono da incubatori di nuove idee e espressioni anche artistiche, trasformando la vita quotidiana in un’opportunità per sperimentare un’estetica dinamica e partecipativa.
2) Promuovere la sostenibilità con stile
Riorganizzare i valori: il prodotto immobiliare offerto da MeWe abitare collaborativo ha l’ambizione di declinare operativamente il connettere e l’integrare mediante l’esperienza collettiva, la creazione abilitante e la riorganizzazione dei valori. Nel senso che noi attribuiamo all’estetica, un progetto bello è capace di migliorare il benessere fisico e mentale delle persone, tenendo conto dei loro sensi ed emozioni, oltre che dei loro bisogni.
Giardini rigogliosi e ambiente naturale: molte comunità di cohousing includono giardini condivisi e aree verdi che non solo migliorano l’aspetto estetico del luogo, ma promuovono anche la biodiversità e offrono spazi di relax e socializzazione. Questi spazi verdi contribuiscono a ridefinire l’estetica urbana, integrando la natura nell’ambiente costruito.
Materiali eco-sostenibili e arte riciclata: il cohousing promuove l’uso di materiali eco-sostenibili e l’arte riciclata per la decorazione degli spazi condivisi. Questa attenzione alla sostenibilità non solo conferisce un’estetica distintiva agli ambienti, ma trasmette anche un messaggio di responsabilità ambientale e consapevolezza ecologica.
3) Creatività e partecipazione attiva
Espressione artistica collettiva: gli abitanti del cohousing spesso partecipano attivamente alla creazione di opere d’arte e installazioni che arricchiscono gli spazi condivisi. Questa partecipazione collettiva non solo contribuisce a ridefinire l’estetica degli ambienti, ma stimola anche la creatività e il senso di appartenenza alla comunità.
Moltiplicazione delle interazioni sociali: un progetto di cohousing è da considerare bello, soprattutto, perché è capace di aumentare le opportunità di interazioni sociali significative e di esperienze collettive rafforzando il senso di appartenenza e arricchendo le vite attraverso il collegamento di luoghi e persone diverse. I nuovi legami che emergono dal progetto di un nuovo cohousing sono tali da favorire l’apertura e la cura reciproca tra i futuri cohousers.
Design partecipativo e personalizzazione: nel cohousing, gli abitanti sono coinvolti nel processo di progettazione degli spazi abitativi, permettendo loro di personalizzare gli ambienti in base alle proprie esigenze e gusti. Questo approccio partecipativo favorisce la diversità estetica e la valorizzazione dell’identità individuale e collettiva.
Attivazione di processo multidisciplinari: attraverso un approccio transdisciplinare, i nostri cohousing hanno l’ambizione di attivare processi interdisciplinari e ultradisciplinari mediante partenariati non accademici, il coinvolgimento diretto del pubblico dei destinatari e il processo collaborativo con gli utenti finali. Attraverso la combinazione di competente tecniche tipiche del settore edilizio e delle costruzioni e di altre quali la psicologia di comunità, il processo di realizzazione dei nostro prodotto immobiliare migliorare la soddisfazione del cliente in quanto affronta la questione del far casa coinvolgendo più discipline accademiche e diversi punti di vista verso un obiettivo condiviso. Attraverso le pratiche partecipative adottate nel far casa, un progetto ultradisciplinare di cohousing come quelli di MeWe abitare collaborativo mira a integrare conoscenze formali e non formali per raggiungere l’obiettivo comune del dar casa ai beneficiari finali.
Conclusione
Il cohousing non solo offre un’alternativa innovativa alla convivenza tradizionale, ma svolge un ruolo chiave nel ridefinire l’estetica degli spazi abitativi e dell’ambiente circostante. Attraverso la combinazione di funzionalità, sostenibilità e design partecipativo, il cohousing apre la strada a una nuova estetica che valorizza la creatività, la condivisione e l’armonia tra individui e ambiente.