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Il senior cohousing secondo MeWe

Sempre più persone cercano modi alternativi di vivere e prendersi cura di sé durante l’invecchiamento. Desiderano opzioni stimolanti che prevengano o ritardino la dipendenza e, se necessario, permettano di affrontarla rispettando dignità e diritti, promuovendo inclusione e partecipazione sociale. Il cohousing, o abitare collaborativo, suscita grande interesse e, secondo MeWe, rappresenta un’alternativa innovativa per vivere […]

Sempre più persone cercano modi alternativi di vivere e prendersi cura di sé durante l’invecchiamento. Desiderano opzioni stimolanti che prevengano o ritardino la dipendenza e, se necessario, permettano di affrontarla rispettando dignità e diritti, promuovendo inclusione e partecipazione sociale.

Il cohousing, o abitare collaborativo, suscita grande interesse e, secondo MeWe, rappresenta un’alternativa innovativa per vivere diversamente, bilanciando vita privata e comunitaria, con opportunità di invecchiare attivamente e in salute, continuando a coltivare i propri progetti di vita.

In MeWe promuoviamo il senior cohousing come soluzione a due esigenze: vivere pienamente la vecchiaia (senza ritirarsi dalla vita) e prendersi cura di sé evitando assistenzialismo o isolamento in caso di (leggera) dipendenza.

È evidente che le nostre aspirazioni cambiano con l’età. La categoria “anziani” è oggi più eterogenea che mai, grazie alla longevità e ai cambiamenti culturali. Le aspettative per i 20-30 anni dopo il pensionamento sono, fortunatamente, molto alte. Allo stesso tempo, i cambiamenti nelle famiglie e nelle relazioni hanno modificato le nostre reti sociali.

In questo contesto, il senior cohousing offre un ambiente favorevole per una vita piena, con persone che condividono visioni, preoccupazioni e obiettivi, impegnate in una vita attiva sia all’interno che all’esterno della comunità.

Inoltre, l’elemento distintivo del senior cohousing secondo noi di MeWe è l’impegno a gestire eventuali situazioni di dipendenza, offrendo supporto e cura all’interno della comunità. Non si tratta solo di fornire assistenza, ma di dar luogo a un ecosistema equilibrato tra il sostegno dei vicini, i servizi pubblici a cui tutti hanno diritto e quelli privati ritenuti necessari.

Basandoci su queste premesse, offriamo alcune chiavi interpretative sull’idea di “abitare collaborativo: ambienti di co-cura per la terza età” che interesseranno sicuramente chi fa parte o pensa di far parte di un senior cohousing. Data la confusione che emerge anche in molti articoli, per noi di MeWe il senior cohousing è:

  • autopromosso
  • autogestito
  • frutto di progettazione partecipata
  • gestito democraticamente
  • non a scopo di lucro
  • equilibrato tra vita privata e comunitaria

Questo modello di abitare collaborativo offre numerosi vantaggi. Permette agli anziani di mantenere la propria indipendenza pur godendo del supporto di una comunità. Favorisce l’invecchiamento attivo, stimolando la partecipazione sociale e le attività condivise. Riduce il senso di isolamento e solitudine, generando legami significativi tra i residenti. Inoltre, la condivisione di spazi e risorse può portare a una migliore qualità della vita a costi più contenuti.

Il senior cohousing a cui pensiamo noi di MeWe rappresenta una risposta possibile alle sfide dell’invecchiamento, offrendo un ambiente che valorizza l’autonomia, la dignità e il benessere degli anziani. Questo approccio riconosce che l’invecchiamento non significa necessariamente perdita di indipendenza o ritiro dalla vita attiva, ma può essere un’opportunità per creare nuove connessioni e vivere in modo significativo all’interno di una comunità solidale.