Quando ci viene chiesto cosa fa MeWe abitare collaborativo la risposta che diamo è apparentemente univoca ma, in realtà, è sempre duplice.
Certo, noi ci adoperiamo per accompagnare le famiglie in modo che queste possano accedere in modo alternativo alla propria casa in cohousing. Ma lo facciamo per raggiungere un duplice scopo:
a) affinché la casa possa essere un diritto e non solo un prodotto ordinariamente viene visto il prodotto immobiliare;
b) in modo da ridurre le vulnerabilità indotte dai consolidati modi di abitare, come abbiamo già visto nel precedente post.
Queste due finalità possono essere disgiunte?
Si, esistono organizzazioni, anche molto consolidate, che hanno quale mission produrre una casa che sia accessibile nei costi perché non esaurisca tutte le altre aspirazioni di vita delle famiglie acquirenti. Sono organizzazioni che orchestrano l’intero processo che porta a realizzare progetti di edilizia sociale: dalla programmazione all’esecuzione, attraverso il montaggio finanziario, la progettazione, la messa sul mercato degli alloggi.
Oppure, esistono altre organizzazioni (sono molte meno) capaci di produrre case che aiutano a ricostruire le relazioni familiari quando queste non ci sono più. Sono quelle organizzazioni che realizzano modi di abitare in cohousing, affinché la proprietà immobiliare ritrovi forme di socialità e di vicinato.
La nostra caratteristica, magari non unica ma abbastanza poco diffusa da renderci riconoscibili, è quella di volerle unire il più possibile queste due mission.
Da un lato, pensiamo case che, per come sono fatte e per il processo seguito per realizzarle, agevolino le relazioni, sul modello di perdute o anche nuove forme di socialità e di vicinato, per godere di nuove opportunità.
Dall’altro, supportiamo con le logiche e gli strumenti dei gruppi di acquisto solidali le famiglie acquirenti lungo tutto il ciclo produttivo immobiliare per sviluppare la loro maggiore autonomia nell’autopromuovere la realizzazione della propria casa in proprietà a prezzi accessibili.
Perché due cose insieme?
Perché le famiglie che cercano di realizzare la loro casa non disponendo di redditi elevati e/o patrimonio ereditato e, al contempo, hanno il desiderio di fermarsi a pensare ai propri sogni e bisogni senza che la realizzazione delle loro case esaurisca tutte le altre opportunità e aspirazioni di vita sono le stesse famiglie che posso avere i maggiori benefici dallo sviluppo del senso di comunità tra i futuri vicini di casa.
Quindi, volendo sintetizzare in un tweet vecchio stampo da 140 caratteri, la mission di MeWe abitare collaborativo non è nient’altro che realizzare cohousing a prezzi accessibili.