Qual è il problema delle case in cui solitamente abitiamo? cioè il problema a cui noi che ci occupiamo di cohousing cerchiamo di dare una risposta?
Certo, c’è il tema del loro costo rispetto al reddito famigliare disponibile. Però c’è dell’altro.
Tornare ai fondamentali aiuta a focalizzare un problema e, di conseguenza, a capire ancor meglio ciò che fai. In quei casi, molto spesso l’etimologia delle parole ti viene in soccorso.
Nel caso delle case, degli alloggi così come li abbiamo conosciuti e li conosciamo ancor oggi, è facile scoprire che il loro problema è proprio scritto lì: un appartamento mette in disparte, separa, fino ad arrivare a segregare.
Ecco, il problema del vivere in disparte, del vivere separato uno dagli altri, senza arrivare alla segregazione, non è per tutti.
Pensiamo alla giovane coppia, cioè al nucleo composto da 2 persone in procinto di unirsi in matrimonio che vuole acquistare per la prima volta una casa e per molti motivi non ha una rete famigliare di supporto su cui impostare il proprio futuro.
Pensiamo alla piccola famiglia, cioè il nucleo famigliare con un figlio che, nonostante il supporto delle famiglie di origine, riesce a soddisfare i propri bisogni abitativi sul mercato con difficoltà e ha necessità di un doppio stipendio per far quadrare i conti.
O, ancora, al genitore solo, cioè una persona singola con figlio minore perché separata o perché ragazza-madre.
Oppure al disabile in autonomia, cioè una persona disabile autosufficiente che vive da solo oppure una coppia anziana con figlio disabile con tutte quelle esigenze di supporto.
Non dimentichiamoci della famiglia numerosa, una famiglia di almeno 4/5 persone con figli, cioè le famiglie che più patiscono la difficoltà di conciliare le esigenze famigliari con quelle lavorative.
E non dimentichiamo neppure la famiglia immigrata, sia quelle numerose (almeno 4 persone) oppure gli immigrati in attesa di ricongiungimenti familiari: tutti soggetti che hanno la rete famigliare originaria a qualche migliaia di chilometri.
Infine, gli anziani e la loro solitudine.
In tutti questi casi, la casa contribuisce ad ammalare queste persone. E i nostri cohousing nascono per guarire alcune di queste patologie.